Tracciati d’Arte n. 6
Per ricordare quanto sia importante vivere in luoghi “belli” conviene riportare le parole di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978 a Cinisi (PA): “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”. Probabilmente tutti noi ricordiamo le tristi aule in cui abbiamo vissuto parte della nostra vita: luoghi grigi con le pareti imbrattate perché impersonali, roba di “nessuno”. Il motivo per cui non si rispetta la cosa pubblica, come lo è la Scuola, è forse causato dal fatto che quasi nessuno riconosca che ciò che è pubblico è di tutti e non di nessuno. Perciò, allo scopo di stimolare i ragazzi e le famiglie a “riappropriarsi” delle aule e rendere i ragazzi “padroni” degli spazi in cui vivono, la Scuola Corrado Melone di Ladispoli ha attivato l’idea di “aprire” le aule alle famiglie affinché preparino le pareti per una successiva decorazione da parte dei ragazzi o da parte di artisti con dei murales. In questo modo l’aula non viene solo “imbiancata” in maniera seriale, fredda e distante, ma sarà resa calda, colorata ed amichevole. I ragazzi ci vivranno meglio e, oltretutto, rispetteranno le pareti per le quali avranno lavorato con fatica, ma anche con divertimento. In altre scuole, dove il progetto è già stato realizzato, dopo anni le pareti sono ancora intatte: senza uno scarabocchio e senza una scalfittura (con conseguente risparmio per la spesa pubblica, cioè di tutti); al contrario le aule imbiancate (anche più volte) sono divenute sporche e bruttissime in breve tempo. È evidente che docenti e ragazzi non possono rendere al meglio in aule stereotipate, sciatte e deprimenti ed è stato infatti abbondantemente provato che i risultati migliorano sensibilmente se si lavora in strutture confortevoli, personalizzate ed abbellite con gusto e senso estetico. Vivere circondati di cose belle, permette poi che si affini il gusto dei ragazzi educandoli, al tempo stesso, al rispetto ed alla cura di ciò che è già loro, in quanto di tutti, dando un senso di appartenenza della cosa comune che essendo di tutti, è ritenuta erroneamente di nessuno. Come pensare che aule sporche, muri imbrattati, banchi distrutti non abbiano influenza sul clima educativo, sul prestigio della Scuola, sulla curiosità e la predisposizione all’apprendere? Dall’osservazione che spesso l’arte è lontana dai ragazzi e si può ammirare solo nei musei (spesso in noiosissime gite) o nelle chiese, riteniamo sarebbe il massimo se si potesse “portare l’arte a Scuola: sarebbe bello se tanti artisti realizzassero una loro opera sulle pareti comuni della Scuola che, un giorno, potrebbe magari divenire meta turistica! Gli artisti interessati al progetto possono contattare direttamente la segreteria della scuola “Corrado Melone” o la redazione di Tracciati d’Arte.
Prof. Riccardo Agresti, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Corrado Melone