ATTENZIONE! ANCORA POCHI GIORNI PER VISITARE la
Mostra di Architettura Visuale alla Sapienza
COSA ASPETTATE?
Pagina FB Ufficiale dell’evento
Il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza e il Museo dell’Arte Classica del Polo Museale Sapienza custodiscono un ricco patrimonio relativo alla storia dell’archeologia.
Con più di 30 000 reperti tra calchi in gesso di statue e monete greco-romane, fotografie, lastre da proiezione, negativi fotografici e apparecchiature didattiche, gli archivi della Sapienza testimoniano i passi compiuti dall’archeologia: da storia
dell’arte antica – con la prima cattedra affidata all’austriaco Emanuel Löwy (1889) – a oggi.
Nonostante la sua importanza, parte di questo patrimonio non è stato adeguatamente valorizzato e messo a disposizione di
studenti, docenti e pubblico esterno. Per tale motivo, alcuni allievi dell’Ateneo hanno approfittato del fondo destinato alle iniziative culturali e sociali promosse dagli studenti per finanziare una mostra che valorizzasse le collezioni del Dipartimento nel loro complesso.
Il progetto nasce soprattutto dall’esigenza degli studenti di creare un legame tra la tradizione degli studi archeologici e storico-artistici della Sapienza con le più moderne tecnologie informatiche applicate allo studio dei manufatti e dei monumenti.
Il tema della mostra è l’archeologia visuale (Visual Archaeology): lo scopo è ripercorrere l’evoluzione delle tecniche di visualizzazione e studio dalla fine del XIX secolo ad oggi.
Alla grande collezione di calchi in gesso – esposta nel Museo dell’Arte Classica -saranno affiancate fotografie, diapositive e reperti storici recuperati per l’occasione dai magazzini del dipartimento. Il tutto sarà accompagnato da filmati, proiezioni, ricostruzioni 3D e stampe tridimensionali.
Il sottotitolo della mostra, (Ri)costruire le immagini del Passato, richiama l’intenzione dei curatori di mostrare al pubblico come gli archeologi della Sapienza abbiano ripristinato o immaginato l’aspetto originale delle opere antiche. In questo modo il pubblico avrà l’occasione di comprendere come gli studi archeologici siano andati cambiando con il tempo.
Per questo motivo un ruolo di rilievo è ricoperto dal potere comunicativodella tecnologia 3D, sempre più utilizzata all’interno di musei e gallerie, per esporre con modalità interattiva manufatti e opere non sempre facilmente comunicabili al pubblico. A tal proposito la mostra ospiterà anche alcune riproduzioni tridimensionali di tavolette in lineare B provenienti dal Museo Archeologico di Heraklion.
Visual Archaeology. (Ri)costruire le immagini del Passato è stata inaugurata il 27 Ottobre 2018, ore 11.00 presso l’Aula I dell’Edificio di Lettere e Filosofia della Sapienza. La mostra sarà al completo di tutti i suoi pezzi fino al 28 Novembre.
Insomma rimangono pochissimi giorni. Assolutamente consigliato da Tracciati d’ Arte!
Mostra di Architettura Visuale alla Sapienza
viene inaugurata l’affascinante mostra presso l’università di Roma, la Sapienza.
Il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza e il Museo dell’Arte Classica del Polo Museale Sapienza custodiscono un ricco patrimonio relativo alla storia dell’archeologia.
Con più di 30 000 reperti tra
calchi in gesso di statue e monete greco-romane, fotografie, lastre da proiezione, negativi fotografici e apparecchiature didattiche, gli archivi della Sapienza testimoniano i passi compiuti dall’archeologia: da storia
dell’arte antica – con la prima cattedra affidata all’austriaco Emanuel Löwy (1889) – a oggi.
Nonostante la sua importanza, parte di questo patrimonio non è stato adeguatamente valorizzato e messo a disposizione di
studenti, docenti e pubblico esterno. Per tale motivo, alcuni allievi dell’Ateneo hanno approfittato del fondo destinato alle iniziative culturali e sociali promosse dagli studenti per finanziare una mostra che valorizzasse le collezioni del Dipartimento nel loro complesso.
Il progetto nasce soprattutto dall’esigenza degli studenti di creare un legame tra la tradizione degli studi
archeologici e storico-artistici della Sapienza con le più moderne tecnologie informatiche applicate allo studio dei manufatti e dei monumenti.
Il tema della mostra è l’archeologia visuale (Visual Archaeology):
lo scopo è ripercorrere l’evoluzione delle tecniche di visualizzazione e studio dalla fine del XIX secolo ad oggi.
Alla grande collezione di calchi in gesso – esposta nel Museo dell’Arte Classica -saranno affiancate fotografie,
diapositive e reperti storici recuperati per l’occasione dai magazzini del dipartimento. Il tutto sarà
accompagnato da filmati, proiezioni, ricostruzioni 3D e stampe tridimensionali.
Il sottotitolo della mostra, (Ri)costruire le immagini del Passato, richiama l’intenzione dei curatori di
mostrare al pubblico come gli archeologi della Sapienza abbiano ripristinato o immaginato l’aspetto originale
delle opere antiche. In questo modo il pubblico avrà l’occasione di comprendere come gli studi archeologici
siano andati cambiando con il tempo.
Per questo motivo un ruolo di rilievo è ricoperto dal potere comunicativodella tecnologia 3D, sempre più utilizzata all’interno di musei e gallerie, per esporre con modalità interattiva
manufatti e opere non sempre facilmente comunicabili al pubblico. A tal proposito la mostra ospiterà anche
alcune riproduzioni tridimensionali di tavolette in lineare B provenienti dal Museo Archeologico di Heraklion.
Visual Archaeology. (Ri)costruire le immagini del Passato
sarà inaugurata il 27 Ottobre 2018, ore 11.00 presso l’Aula I dell’Edificio di Lettere e Filosofia della Sapienza.