Romina Guidelli

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Tracciati d’Arte n. 7

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Romina Guidelli, curatrice delle due mostre con il direttore della Galleria HOFFICINAd’ARTE, Claudio Marcantoni

Di Romina mi ha colpito lo sguardo. Lo sguardo di chi sogna,di chi non si accontenta della mediocrità, della routine, delle cose banali. È lo sguardo di chi vive nell’arte e sa cogliere quelle sfumature apparentemente impercettibili. Chi si dedica al mondo dell’arte a tempo pieno, conserva un lato fanciullesco e frizzante che supera le barriere della stanchezza fisica o mentale. Il mondo delle percezioni non si pone limiti di nessun tipo. Non ammette restrizioni. Romina ci ha accolti nella galleria HOFFICINAd’ARTE col trasporto di chi non stabilisce confini alla propria creatività. Si respirava “aria di festa” ed i diversi stili delle opere esposte si fondevano senza stridere, combinandosi in una completa sincronia. Ho assorbito l’atmosfera festosa, la musica e il tratto di ogni singola produzione artistica da subito, custodendone gelosamente le finezze, e trattenendo un ricordo di armonia. Di squisitezza. È il piacere che si prova a vedere qualcuno avvicinarsi al quadro, quasi sfiorandolo, per scorgere quel “particolare improbabile” o la vista di un’emozione positiva non trattenuta, liberata. È il gusto che si avverte nel conoscere un uomo che sa apprezzare la bellezza perché invece di porsi domande, si dà le risposte. Lo stupore, la stima, il rispetto non sono altro che le risposte delle nostre impressioni più intime di fronte alla bellezza. Mi sono fermata un attimo. Accanto a me c’era una ragazza gioiosa, spensierata, vivace. Le ho detto che mi sentivo “a casa” in mezzo a tutti quei colori, tele, sculture, e mi ha sorriso. “Oscar Wilde diceva che ci sono due modi per odiare l’arte : l’una è odiarla, l’altra è amarla con moderazione”. Romina mi aveva stupito ancora. Non potevo aggiungere altro, non potevo non essere d’accordo. Al forte coinvolgimento di quell’istante si è unita la consapevolezza che io e Romina la pensavamo allo stesso modo. Io e Romina condividevamo molto di più di un semplice interesse per l’arte. “È vero, è vero”. La mia risposta, verbale, di fronte a tanta bellezza.

Noemi Paris

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