Tracciati d’Arte n. 3
Il romanzo di Marina De Luca,“Asia e i suoi fratelli” rappresenta per lei l’esordio nel genere della narrativa ma non di certo la prima esperienza di scrittura. Questa storia ci racconta dell’esperienza di Asia, una ragazzina di quattordici anni costretta dai genitori a lasciare la terra e le genti che rappresentano il suo passato e le sue radici, per ritrovarsi catapultata nella realtà di Roma, ospite di una zia. Racconta un’esperienza che è un misto fra strazianti giornate tristemente lunghe e un vortice di sogni; giornate colme di fantasmi e di evasioni che rendono il mondo di Asia magico e mistico. Racconta ciò che rimane nell’anima quando la mente è costretta a cambiare scenario di vita, una lotta innocente fra passato e presente nel cuore di una adolescente. «Ho sempre scritto, più che dire quando ho iniziato posso dirti che non ho mai smesso, nemmeno nei momenti della vita più impervi » dice Marina, rivelando piuttosto di essere una lettrice infaticabile, forte di modelli di ieri e di oggi, fra cui Alice Murno, adesso la sua autrice preferita. Marina non ripone un obiettivo specifico nella scrittura, piuttosto è il desiderio stesso di raccontare che la spinge a farlo, così lascio che lei racconti un po’ di se stessa:
Come definiresti il tuo stile?
Non da me ma da alcuni miei lettori la mia scrittura viene definita sensibile, nervosa. Non saprei… so che odio la sciatteria, la mia lingua anche quando è dialettale è sempre curata.
Cosa pensi della lingua italiana contemporanea?
Oggi? Povera lingua, che vuoi che ti dica! Io poi sono una morettina “Chi parla male pensa male”.
Marina De Luca si racconta da sé, e in fondo è proprio questo che fa, in grande o in piccolo, ogni scrittore, ogni artista. Ma per raggiungere definitivamente il mio scopo, e cioè farvi conoscere Marina, vi lascio con una sua citazione.
“In ogni sogno c’è un viaggio nascosto,
in ogni viaggio un sogno passato, e uno di là da venire.
In ogni incontro un sogno e un viaggio si intrecciano forte,
uniti per sempre in una trama fittissima che nessuno
potrà mai prevedere.”
Claudia Crocioni