È satura questa terra d’Arte,
si sfarinano le parole come le pietre
macinate da acqua e vento,
sabbia si fanno e nulla resta.
Ci aspetta la nave sul porto fluviale,
la nave senza connotati e senza meta
per arrivare al di là dell’anonimato.
Ci sono strade che hanno una traccia,
ci sono percorsi che ci lasciano monchi,
siamo figli di uno spicchio di spazio
o di tempo e ogni secondo è perduto.
È satura questa terra d’Arte,
per questo non c’è parte
dove ancora splenda il sole
o se splende si riflette
e si confonde tra le ombre
e non c’è luce o calore
che dissipi la fitta nebbia
e si brancola come ubriachi
prima di salpare all’alba.