Giovanni Allevi in “Christmas for You”

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Alla Feltrinelli di Roma eravamo circa un centinaio ad aspettarlo, l’appuntamento era piuttosto riservato e il maestro era atteso alle 18.00 per l’inizio della presentazione, ma se l’è presa comoda con il solito quarto d’ora accademico durante il quale io e pochi altri siamo riusciti ad entrare dietro le quinte a scattare delle foto con lui e conoscerlo di persona. Allevi ha dimostrato di essere veramente una persona molto sensibile ed emotiva a tal punto che quando gli abbiamo chiesto l’autografo era quasi più emozionato lui di noi.
Dopo un “In bocca al lupo” per la presentazione lo abbiamo lasciato solo, e poco dopo si è presentato sul palco, sempre molto emozionato. Anche se eravamo relativamente pochi, ha dimostrato di tenere veramente al suo pubblico.
Prima di iniziare a suonare ha detto due parole sul nuovo Album intitolato “Christmas for You” nel quale riprende alcuni tra i più famosi brani natalizi come Jingle Bells, Silent Night, Adeste Fideles, Feliz Navidad e molti altri, modificandoli con dei suoi arrangiamenti, più un brano inedito composto da lui che dava il nome a questo, appunto, Christmas for You.
Ha iniziato subito suonando l’inedito Christmas for you che è stato apprezzato da tutti. Al termine della performance si è passati alle domande: tra le più importanti non è mancata la solita su come lui si senta in risposta alle numerose critiche che gli vengono fatte, ma questa volta ha stupito tutti rispondendo “il mio amore per la musica è più grande del giudizio esterno”.
Ha inoltre dato un messaggio ai giovani nel quale diceva che oggi più che mai è necessario essere sognatori per inseguire i propri desideri, e ha inoltre affermato che l’elemento secondo lui di base per avvicinare i giovani al pianoforte sia essenzialmente il ritmo che è appunto l’elemento portante della musica giovanile.
Di seguito ha presentato una versione molto contemporanea del “Te Deum” e infine ha concluso con “Santa Claus is comin’ to town” anch’ essa molto modernizzata.
Prima degli autografi ha raccontato della sua storia che lo ha portato a essere quello che è, dicendo curiosamente come la sua passione sia nata da un divieto impostogli dai genitori di avvicinarsi al pianoforte, e ha raccontato del suo primo concerto da pianista nel quale erano presenti solo cinque persone, per le quali però è valsa la pena suonare poiché gli diedero quello spunto pianistico e quell’amore per il pubblico che lo hanno portato a essere quello che è oggi.
La presentazione si è conclusa con autografi per tutti, com’è suo solito, e dopo aver quasi perso il treno di ritorno siamo tornati a casa soddisfatti di aver conosciuto di persona il grande maestro Giovanni Allevi!

Emanuele Lo Bianco

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