di Andrea Cerqua
Il numero 3 di Tracciati D’Arte si trova ad uscire in un momento, politicamente parlando, molto delicato. Per una rivista locale, anche se di arte, veleggiare nel caos del subbuglio elettorale ove gli animi si caricano di tensioni e i pareri più frequenti, basati sulla constatazione degli illeciti di questo o di quel politico, creano la diffusa idea che nel perverso ingranaggio della macchina amministrativa non può esserci correttezza e trasparenza nelle azioni di chi amministra il potere. La domanda spontanea è: un individuo corretto che agisce per il bene della collettività ponendosi al di sopra delle parti, entrando in politica riuscirebbe a mantenere la sua correttezza? Siamo stati abituati negli anni ad una classe politica che il meglio che ha saputo produrre ed infondere nei pensieri dominanti della gente è l’idea che il politico migliore è quello che sì, ruba, ma che pensa anche ai bisogni della collettività. Tracciati D’Arte non scende nella mischia, non suggerisce candidati, e soprattutto non ospita al suo interno sponsor politici, ma lavora e collabora con tutti coloro che, anche coinvolti politicamente, portano arte e cultura nel nostro territorio. L’Arte è una spina che spesso denuncia a gran forza le tendenze sospette che germogliano nella società, per cui possiamo riconoscere all’arte una natura fortemente politica, ma noi di Tracciati D’Arte ci teniamo a rimanere lontani dallo schierarci con questo o quel partito o ad abbracciare situazioni di comodo che possano aprire porte solo per alcuni. Siamo fermamente convinti che l’arte può portare una grande forza rigenerante e creare stimoli nuovi per tutti noi e per le giovani generazioni. L’arte è confronto e crescita sia interiore che intellettuale, e auspichiamo che nascano altre realtà artistiche, espositive, e pubblicazioni oltre la nostra che arricchiscano e portino linfa vitale ad un territorio ricchissimo di storia, siti e potenzialità. In questo numero di Tracciati D’Arte portiamo a conoscenza della cittadinanza un evento rilevante che ha avuto grandissimo risalto tra i media nazionali, la vicenda della morte di Caravaggio avvenuta a Palo, ecco, pensate se Ladispoli un domani potesse ospitare, e custodire degnamente, una o più opere originali del Caravaggio o di altri pittori famosi della storia. Potrebbe essere una bella possibilità di grande ripresa commerciale per la nostra cittadina che la vedrebbe inserita in un circuito di percorsi d’arte dove i turisti diretti a Roma farebbero tappa fìssa anche qui da noi. Voglio al fine ringraziare tutte quelle attività commerciali presenti sul coupon “Amici dell’Arte” che con il loro sostegno hanno partecipato attivamente alla creazione di alcuni corsi d’arte che sono stati realizzati dall’associazione “Fatto a Mano” per grandi e piccini, in alcune strutture di Ladispoli. Il nostro lavoro continua con rinnovato entusiasmo.