Tracciati d’Arte n. 7
TNT sa che ci siamo già giocati la creazione e che siamo in un continuo tutti giù per terra.
Fare una galleria convulsa di volti, corpi e situazioni della nostra società, genti mai viste e pur notissime, non desiderate dall’idea conforme di ciò che è bello o anche correttamente brutto. Fare il corpo e la sua deflagrazione, la sua mutazione ora, in questo ora, adesso che è l’anno che passa e quello che arriva, di questo inguaribile tempo storico.
I corpi devono essere esterni, di chi è mondo visibile ai più. Nessun anonimo, tutto è noto ma non sempre in visione.
LA VISIONE è di TNT.
Non celebrazione di stereotipati standard, ma affronto derisione, denuncia del fenomeno del vero che accade …ora, adesso!”
Avrete letto di loro, forse. Forse qualcuno avrà visitato il sito che mostra l’Opera-Opere, in bilico tra passato, presente e futuro prossimo, in arrivo.
Benvenuti.
5 Grandi Tele
Ispirazione: l’opera Davide e Golia di Caravaggio, oggi. Con lui e dopo di lui.
Moderni Davide, Contemporanei Golia.
Freudiani vittime e carnefici.
5 Artisti
Mauro Bellucci,
Daniele Carnovale,
Daniele Contavalli,
Fernando Di Nucci,
Mauro Molle
“Scegliere di reinterpretare l’Opera di
Caravaggio e farlo attraverso disegno
e pura pittura, significa affidarsi, sfidarsi
e poi, lasciare che se ne parli”.
“I 5 lavori del Gruppo TNT spaziano per il presente direttamente dalla storia dell’arte e individuano punti nevralgici dei nostri tempi: moderni Davide e moderni Golia si danno senza soluzione di continuità. Disgregazioni di punti che cercano unità, messe a fuoco, coni di luce, teatralità esibite e attualizzate; drammatiche espressioni, lucide analisi. I 5 lavori infine, dopo aver compenetrato il soggetto, si compenetrano essi stessi. Davide e Golia si mostra improvvisamente come un lavoro unico a 5 mani. Apre e chiude il palco in energiche scene presenti, vive e irreversibilmente centrali. La pittura si da senza alibi: niente eversione dalla realtà. Realtà pittorica, contenuto che in-forma. (…) Dentro, e non fuori, la pittura si disgrega, inonda lo spazio dell’emozione e forse del dolore” .
Fabrizio Pizzuto
Subito il fascino, sentito il peso. Rivendicato il suo significato, concepita e scoperta la destabilizzante attualità del soggetto, percepita come superiore all’immortalità dell’opera, i 5 artisti hanno elaborato l’immagine selezionata senza tradirla, facendo in modo che somigliasse il più possibile a essi stessi: uomini contemporanei. Attraverso questo desiderio e il lavoro dell’Arte, avviene la traduzione del volto e dell’anima di un’Epoca, di una condizione umana che muta, ma forse mai abbastanza; poiché nonostante ineluttabilmente evolva, nella contingenza sa eludere il suo corso, interromperlo a tratti sublimi o travestirlo. Eppure-oppure, umanità stessa, nella pausa, nel caos, nel colore, nel gruppo, gode del tempo e lucida lo smalto. “L’artista contemporaneo, figlio del mercato e dei suoi ambasciatori, responsabile del suo Tempo, reagisce, replica e si manifesta attraverso un lessico concepito dal segno, dal colore dei ricordi e da gesti scelti elaborati dalla realtà collettiva. E quando la scelta è libera di scomodare il mito, è perché l’idea non spaventa, affascina”.
Romina Guidelli. (Curatrice della Mostra)