A cura di Ornella Parisi
Il termine giapponese Bokeh significa letteralmente “sfocato” ed in fotografia si utilizza generalmente per indicare un importante livello di sfocatura dello sfondo.
Come abbiamo già detto nelle “pillole” precedenti, separare lo sfondo dal soggetto principale è un ottimo metodo per concentrare lo sguardo dello spettatore su ciò che è per noi più rilevante o per eliminare un background troppo confusionario e disomogeneo.
È possibile però scatenare la creatività controllando il nostro sfondo ed organizzandolo al meglio, utilizzando un oggetto presente in tutte le case in questo periodo dell’anno: le lucine natalizie. Colorate, spesso con modalità luce fissa ed economiche, esse conferiscono un pizzico di magia in diverse tipologie di fotografia: trovano infatti un’ottima applicazione nei ritratti, nella food-photography e nello still life. Come si ottiene però un effetto bokeh?
Attrezzatura: è raccomandabile l’utilizzo di obiettivi con focale medio-lunga (i medio-tele ed i teleobiettivi sono perfetti) e aperture molto ampie (impostare il diaframma da f/4 in giù) poiché la drastica riduzione della profondità di campo rende le nostre luci sullo sfondo più morbide e tonde. È importante posizionare il nostro soggetto ben lontano dal fondale, ma mantenerlo quanto più vicino alla fotocamera per enfatizzare l’effetto bokeh. Una cosa di fondamentale importanza è, nel caso di ritratto di persone o animali, mantenere la messa a fuoco sugli occhi. E se faticassimo a trovare il soggetto ideale? Nessun problema! Le lucine in bokeh si prestano benissimo a fotografie astratte e colorate! Non resta altro da fare quindi che sperimentare e divertirsi a creare il set e scattare le nostre foto!